L’adulterio in Italia non è più considerato condotta penalmente rilevante dalla fine degli anni Sessanta quando, con una serie di pronunce di illegittimità la Corte Costituzionale ha tracciato la strada per l’abrogazione dell’art.559 del codice penale.
Il tradimento del coniuge, tuttavia, può pesare in una causa di separazione o divorzio e fare la differenza, ad esempio, in merito al versamento degli alimenti da parte dell’ex coniuge, previsti dal nostro ordinamento in caso di rottura del legame matrimoniale.
L’ordinamento prevede una serie di prove che possono essere portate in tribunale per sostenere la pretesa del coniuge tradito. Si tratta di:
Il coniuge che sospetta un tradimento può pedinare il partner, raccogliere documentazione audio, video o fotografica? In linea teorica sì ma nella pratica deve rispettare una serie di limiti imposti dalle leggi.
Il pedinamento non è considerato reato nemmeno se a effettuarlo è un privato cittadino ma devono essere rispettati alcuni limiti imposti dalla legge.
Il rischio più grande è che la condotta di chi pedina possa sfociare nel reato di molestia che si verifica quando un soggetto, in luogo pubblico o aperto al pubblico, ovvero col mezzo del telefono reca a taluno molestia o disturbo come stabilisce l’art.660 c.p.
Nei casi più gravi il pedinamento potrebbe anche condurre al reato di stalking, previsto dall’art. 612 bis c.p., che si verifica quando un soggetto, con condotte reiterate minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l’incolumità propria.
Lo stesso articolo, al comma 2, prevede inoltre un incremento di pena se la condotta viene attuata dal coniuge legalmente separato o divorziato o da persona che sia stata legata da relazione affettiva alla persona offesa.
Il pedinamento inoltre può essere effettuato soltanto in luogo pubblico o aperto al pubblico. Allo stesso modo le riprese video-fotografiche possono essere fatte soltanto se la persona oggetto di indagine non si trova in un luogo privato, ad esempio l’abitazione.
Non sono valide le prove raccolte mediante l’uso di telecamere o microspie installate, a insaputa del coniuge, nel luogo di privata dimora.
Anche le prove di conversazioni telematiche potrebbero non valere in giudizio laddove emergesse che sono state ottenute con la frode o spiando in modo illecito i dispositivi del partner.
Nel caso in cui risulti in tribunale che le prove raccolte dal coniuge sono frutto di pratiche illegali lo stesso potrebbe esporsi a sua volta a un’azione legale da parte del coniuge spiato o potrebbe vedersi negare l’ammissione delle prove.
Qualora il coniuge sospetti un tradimento e voglia acquisire prove per far valere le sue pretese in giudizio la strada più sicura è quella di rivolgersi a un’agenzia investigativa.
L’investigatore privato potrà infatti consigliare la strategia migliore e sfruttare la propria esperienza e professionalità per un’acquisizione legale delle prove. Inoltre, l’investigatore potrà essere ascoltato come testimone.
Acquisire conoscenza della verità oggettiva riguardante gli eventi è certamente il primo passo cruciale per prendere decisioni informate su come affrontare eventuali tradimenti. Il compito di verificare possibili violazioni dell'obbligo di fedeltà coniugale, condotto da investigatori qualificati, consente di:
L’Agenzia Investigativa Dogma S.p.A., grazie alla sua esperienza pluriennale in indagini sull'infedeltà coniugale, può fornire un valido supporto nelle investigazioni relative al tradimento di un coniuge. Gli investigatori dell’Agenzia possono infatti svolgere le indagini nel rispetto delle normative vigenti e fornire prove utili a sostenere in giudizio le pretese del coniuge.
Un sito non basta a risolvere ogni dubbio e soprattutto a far fronte a tutte le necessità. Utilizza il form qui a lato o la CHAT per contattarci, prenotare un appuntamento e chiederci informazioni.