Quali sono i dati che vengono conservati dagli Operatori delle telecomunicazioni (anche detti service provider)?
La conservazione dei dati generati o trattati (dai service provider) nell’ambito della fornitura di servizi di comunicazione elettronica accessibili al pubblico o di reti pubbliche di comunicazione è regolamentata dalla d.lgs. 109/2008 che modifica la direttiva 2002/58/CE, con particolare riferimento a quali dati sono conservati dagli operatori, per quali finalità, per quanto tempo e da chi sono accessibili.
La riservatezza delle comunicazioni è un diritto costituzionale (cfr. art. 15 Costituzione), l’accesso a queste informazioni è ristretto alla sola Autorità giudiziaria e all’Autorità inquirente da essa delegata, con le garanzie stabilite dalla legge.
La risposta al quesito se i contenuti dei messaggi (anche SMS) inviati dagli utenti sono conservati dagli Operatori è la seguente: gli Operatori devono rendere accessibili alla Magistratura i dati delle comunicazioni, ai fini di accertamento e repressione dei reati. Con riferimento al d.lgs. 109/2008 e in mancanza di una intercettazione contestuale alla trasmissione del messaggio (anche SMS), il contenuto dello stesso non può in nessun modo essere recuperato, poiché gli operatori telefonici (service provider) non possono conservare nella memoria dei loro server il testo dei messaggi inviati o tantomeno ricevuti, questo perché sarebbe in contrasto con la normativa in premessa. In sintesi il contenuto dei messaggi non può essere archiviato dai gestori telefonici, una volta inviati o ricevuti, salvo vi sia una intercettazione in atto, questi non sono in alcun modo recuperabili dai gestori telefonici.
I dati conservati dal service provider (gestore telefonico), per un periodo di 24 mesi, sono quelli “esteriori” generati dal traffico telefonico:
• mittente (intestazione utenza);
• destinatario (intestazione utenza);
• data, ora e durata;
• tipo di comunicazione (vocale, sms, ecc.);
• strumento di comunicazione utilizzato (cellulare - IMEI, telefono fisso, ecc.);
• geo localizzazione mittente e destinatario;
• le chiamate senza risposta sono conservate per un periodo di trenta giorni;
I dati sul traffico telematico sono conservati per 12 mesi e riguardano:
• indirizzo IP;
• nome utente registrato per il servizio di accesso alla rete;
• tipo di servizio utilizzato;
• numero della linea di accesso.
Non vengono conservati gli indirizzi dei siti visitati dagli utenti, poiché è un preciso divieto del Garante per la tutela dei dati personali, con un pronunciamento del 10 gennaio 2008. La ratio è quella di evitare che attraverso l’analisi indiscriminata degli indirizzi dei link di destinazione del traffico web si potrebbero profilare gli interessi dell’utente, per fare alcuni esempi significativi (cd dati sensibili): orientamento politico, orientamento sessuale e problematiche di salute.
L'unica alternativa nel caso di necessità di recupero di messaggi inviati/ricevuti e cancellati è quella di svolgere indagini forensi sul dispositivo mobile utilizzato o, in alternativa su i backup dello smartphone in questione. Se avete questa necessità il consiglio è di "congelare" il cellulare in questione, spegnerlo affinchè non si perdano ulteriori dati e affidarvi a un centro qualificato e riconosciuto, in grado di recuperare i dati con i protoclolli e gli strumenti riconosciuti per uso giudiziario.
Dogma, Agenzia investigativa Roma, Milano e Torino, svolge questo servizio in tutta Italia, con personale e attrezzature idonee a estrapolare i dati richiesti in tempi rapidi e fornendo la reportistica utilizzabile in sede legale.
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