Il rapido diffondersi delle criptovalute e delle blockchain unito al vuoto legislativo che, soprattutto nella legislazione europea, impedisce di normare questi moderni strumenti finanziari, ha portato a un notevole incremento di truffe e frodi per gli investitori.
Le criptovalute sono “monete” che non esistono in forma fisica ma vengono create e scambiate unicamente attraverso la via telematica. Non essendo emesse da istituti finanziari o bancari non hanno alcun tipo di normativa o tutela a regolarne i confini e a proteggere gli investitori dalle perdite e dalle truffe.
Il fatto che non vi siano enti governativi o tali valute non siano sottoposte a controllo statale rende le criptovalute un metodo di investimento molto rischioso, che richiede una particolare attenzione per evitare di cadere in tranello.
Uno dei modi più utilizzati dagli hacker e dai truffatori digitali è la creazione di false piattaforme per scambiare le criptovalute. Si tratta di veri e propri siti fake, che differiscono di pochissimo rispetto agli originali e possono facilmente indurre in errore gli utenti.
Attraverso questi siti possono essere condotte tradizionali operazioni di phishing (furto di password e accesso ad account personali) o raggiri mediante l’investimento di piccole somme di denaro.
Può anche accadere che vengano create delle monete pubblicizzate attraverso canali social, tramite mail o app di messaggistica dietro le quali si nascondono però truffe e pacchetti privi di valore.
Metodi molto comuni passano anche dalla creazione di false app di scambio di criptovalute che poi si rivelano giochi di scatole cinesi.
Le truffe su questi mercati sono diventate sempre più sofisticate negli anni tanto da usare anche celebrità come testimonial per invogliare gli investitori a comprare. Ovviamente si tratta di un meccanismo subdolo che fa leva sulla visibilità del personaggio, spesso ignaro di tutto, e sulla fiducia che gli investitori potrebbero accordare a fronte di offerte simili.
Le criptovalute possono essere anche richieste come riscatto dagli hacker dietro mail che evocano la minaccia di rivelare l’accesso a siti di pornografia o di divulgare presunti video o registrazioni degli utenti. Un meccanismo che è ben conosciuto da molti anni e veniva già utilizzato prima dell’avvento delle criptovalute.
Di fronte a nuovi strumenti caratterizzati da una così elevata aleatorietà il sospetto e l’attenzione sono i primi accorgimenti da adottare per evitare conseguenze.
È buona norma diffidare di fronte a promesse di facili guadagni perché possono quasi sicuramente nascondere degli inganni.
Anche l’assenza di un whitepaper, cioè di un documento che spieghi con trasparenza come è stata creata la criptovaluta, come funziona e chi vi è dietro, dovrebbe indurre il sospetto che possa trattarsi di una truffa. Lo stesso dicasi per un marketing aggressivo o per pubblicità eccessivamente positive.
A titolo esemplificativo ma non esaustivo si elencano alcuni consigli utili per evitare di cadere in queste truffe:
1- Promesse di guadagni garantiti: non esiste un investimento finanziario in grado di garantire ritorni futuri. Un investimento può sempre andare bene o male.
2- Siti Web approssimativi: i truffatori spesso creano siti web con errori ortografici, grafica scadente o domini poco affidabili.
3- Richieste di pagamenti anticipati: se ci chiede di pagare una quota di iscrizione, una tassa di attivazione o una commissione per accedere a un servizio o a una piattaforma di criptovalute, probabilmente siamo di fronte ad una truffa.
4- Mancanza di trasparenza: diffidare se non si trovano informazioni chiare e verificabili sul team, sulla sede legale, sulle fonti di finanziamento o sul codice sorgente della criptovaluta.
5- Pressioni psicologiche: i truffatori spesso usano tecniche di persuasione come la scarsità, l’urgenza o il social proof per spingere gli investitori a prendere una decisione affrettata e irrazionale.
6- Offerte troppo allettanti: se offrono bonus, sconti, omaggi o altre opportunità che sembrano troppo belle per essere vere, probabilmente si tratta di un truffa.
7- Richieste di dati personali: se si chiede di fornire informazioni sensibili come il codice fiscale, il numero di carta di credito o le credenziali di accesso a un portafoglio digitale, consigliamo di essere prudente.
8- Comunicazioni non richieste: se si ricevono email, messaggi o telefonate da persone sconosciute che propongono investimenti in criptovalute, meglio ignorarle.
9- Falsi endorsement: i truffatori spesso usano testimonianze fasulle di personaggi famosi, esperti influencer per dare credibilità alle loro offerte.
10- Falsi exchange o wallet: i truffatori spesso creano piattaforme false per scambiare o conservare criptovalute, che poi rubano o svuotano dei fondi degli utenti.
Se si ha il sospetto di essere vittima di una criptotruffa, rivolgersi per tempo ad un’agenzia investigativa può aiutare a prevenirle o contrastarle, verificando per esempio la reputazione e l’affidabilità di una piattaforma o di un progetto che offre criptovalute o servizi correlati, o raccogliendo prove e testimonianze in caso di sospetta truffa o frode.
Contattare un’agenzia investigativa specializzata in criptovalute permetterà inoltre di valutare tutte le possibili di azioni legali contro il truffatore o la banca beneficiaria dei fondi.
Lo spazio all’interno del quale svolgere un’indagine investigativa si è dunque ampliato ed ha raggiunto territori all’interno dei quali bisogna sapersi muovere. Le criptovalute, la blockchain e l’Internet delle Cose sono tutti ambiti e strumenti nuovi, con cui andremo sempre più ad interagire. Dogma S.p.A., con la sua unità di intelligence, è in grado di investigare anche all’interno di queste aree, con l’obiettivo di seguire i flussi di criptovalute attraverso i wallet e la blockchain ed assistere i clienti nel recupero dei fondi persi o rubati.
Cadere vittima di una crypto truffa è facile anche per chi si muove in questo mondo da molti anni. Attraverso la multidisciplinarietà del nostro team di lavoro e grazie all’esperienza maturata dai nostri analisti, sapremmo fornirti il supporto necessario e le indicazioni sulle attività tempestive da intraprendere.
Un sito non basta a risolvere ogni dubbio e soprattutto a far fronte a tutte le necessità. Utilizza il form qui a lato o la CHAT per contattarci, prenotare un appuntamento e chiederci informazioni.